Il certificato del casellario giudiziale è un documento che consente di accertare in maniera ufficiale la presenza di provvedimenti giudiziari definitivi. Viene rilasciato in bollo dalla Procura della Repubblica del Tribunale ed è valido sei mesi dalla data del rilascio.
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Quando viene richiesto il certificato del casellario giudiziale?
Il certificato del casellario giudiziale è richiesto in varie situazioni legali e amministrative.
Molte persone lo richiedono per partecipare a concorsi pubblici, processi di assunzione lavorativa o adozioni. È anche necessario per richiedere un permesso di soggiorno o una cittadinanza in Italia.
Oltre a queste situazioni comuni, ci sono casi in cui il certificato è richiesto per questioni legali specifiche, come controversie di lavoro, previdenza ed assistenza obbligatorie, o quando un individuo ha diritto al gratuito patrocinio.
Inoltre, può essere richiesto in procedimenti in cui l’interessato ha il diritto di beneficiare del gratuito patrocinio o quando si presenta una domanda di riparazione dell’errore giudiziario.
Chi può richiedere il certificato del casellario giudiziale?
Il certificato del casellario giudiziale può essere richiesto dall’interessato o da un terzo soggetto delegato. Tuttavia, in quest’ultimo caso, è necessario fornire alcuni documenti fondamentali, tra cui una fotocopia della carta d’identità e del codice fiscale, insieme a una delega firmata dal diretto interessato.
Questo processo è progettato per garantire la privacy e l’accuratezza delle informazioni fornite.
Infine, va precisato che, in circostanze particolari, come per i minori o i detenuti, la richiesta può provenire da soggetti diversi, come il genitore esercente la potestà genitoriale o un delegato legale.
Che differenza c’è tra certificato: civile, penale e generale?
I certificati giudiziali possono variare in base al tipo di informazioni che forniscono.
Il certificato civile riguarda principalmente le questioni relative alla capacità giuridica di una persona, come l’interdizione giudiziale, l’inabilitazione e l’amministrazione di sostegno. Può anche includere informazioni su fallimenti (entro il 31 dicembre 2017) e processi di espulsione, compresi i relativi ricorsi.
Mentre, il certificato penale, noto anche come “fedina penale”, riguarda le eventuali condanne penali di un individuo. Questo tipo di certificato è spesso richiesto per scopi amministrativi, elettorali o lavorativi.
È importante notare che alcune condanne potrebbero non essere riportate in un certificato penale, come le condanne per cui è stato concesso il beneficio della non menzione, le condanne per contravvenzioni punibili solo con ammenda e le condanne per reati estinti.
Che differenza c’è tra casellario giudiziale e carichi pendenti?
Il casellario giudiziale e i carichi pendenti sono due documenti distinti utilizzati per ottenere informazioni sullo stato giudiziario di un individuo.
Il certificato del casellario giudiziale tratta specificamente delle condanne definitive che un individuo ha ricevuto in passato. Queste sono decisioni legali che hanno subito un processo completo e non sono più soggette a revisioni.
D’altra parte, i carichi pendenti si riferiscono ai procedimenti giudiziari in corso relativi a un individuo. Questi procedimenti non hanno ancora raggiunto una conclusione definitiva e possono riguardare una serie di questioni legali. Entrambi i documenti possono essere richiesti separatamente o insieme e sono emessi dalla Procura della Repubblica.
Il certificato carichi pendenti è valido per l’estero?
Sì, il certificato dei Carichi Pendenti è un documento ufficiale rilasciato dalla Procura della Repubblica Italiana ed è valido anche all’estero. Tuttavia, per essere riconosciuto all’estero, potrebbe essere necessario apporre un’apostilla o una legalizzazione del certificato.
Queste procedure servono a convalidare il documento per l’uso in paesi stranieri. Inoltre, in alcuni casi, potrebbe essere richiesta anche la traduzione asseverata e legalizzata del certificato per garantirne la comprensione in un paese straniero.
Quali sono le differenze tra visura e certificato del casellario giudiziale?
La principale differenza è che la visura non ha valore ufficiale, mentre il certificato è un documento ufficiale emesso dalla Procura della Repubblica.
La visura consente di ottenere un’ampia panoramica storica delle informazioni giudiziarie relative a una persona, inclusi i procedimenti in corso e le condanne. Tuttavia, non include dati anagrafici del soggetto ispezionato.
Diversamente, il certificato fornisce informazioni specifiche sulle condanne penali definitive dell’individuo ed è limitato agli ultimi 5 anni. Inoltre, il certificato include dati anagrafici del soggetto.
Infine, è importante notare che la visura è esente da bolli, mentre per il certificato del casellario giudiziale è previsto il pagamento di marche da bollo.
Come si ottiene il certificato del casellario giudiziale?
Tramite questa pagina puoi richiedere il certificato carichi pendenti e il certificato per casellario giudiziario.
È sufficiente inserire nome e cognome del soggetto per cui richiedere il certificato scegliere i tempi di evasione (3 o 7 giorni per il certificato carichi pendenti, oppure 48 ore o 5 giorni per il certificato per casellario giudiziario).
Inoltre, per entrambi i documenti, puoi decidere se riceverli per email o tramite corriere espresso, in Italia, o all’estero. Oppure scegliere opzioni aggiuntive come l’apostilla per l’estero e un’eventuale lingua straniera in cui ottenerlo.